Il territorio
Inseriti all’interno di un territorio affascinante e ricco di potenzialità, i vini della Leopoldo I di Toscana nascono in un’area molto variabile da un punto di vista microclimatico e pedologico.
Il territorio che delimita la “Denominazione di Origine Controllata di Bolgheri”, approfonditamente studiato per la ricchezza dei suoi suoli, ha delle caratteristiche simili al territorio della contigua area di Bibbona, nostra area di origine e produzione.
La particolarità di questi suoli sta tutta nella alta variabilità della loro composizione, una variabilità che è riferita ad un territorio limitato. Lo studio dell’area della attuale DOC Bolgheri, funzionale al conferimento della Denominazione nel 1994, ha infatti classificato i terreni in base a ventisette diverse tipologie di suolo.
Senza soffermarci troppo sui dettagli tecnici, possiamo dire che i terreni in cui nascono i nostri vini sono composti da argilla e in misura minore da sabbia. Queste caratteristiche favoriscono la produzione di vini rossi di struttura, complessi nelle sfumature gusto-olfattive e atti all’invecchiamento.
Decisiva l’esposizione dei vigneti dell’area al mare, che per vari motivi rappresenta un valore aggiunto per la viticoltura dell’intera area. Oltre a smentire un antico pregiudizio popolare che sanciva la mediocrità dei vini prodotti in prossimità del mare, lo specchio d’acqua genera una rifrazione solare importante per i vigneti, che godono in questo modo di una esposizione solare potenziata. Assicura una ventilazione utile a tenere lontane le malattie fungine che si potrebbero creare sui nostri grappoli e mitiga l’escursione termica, preziosa alleata della maturazione aromatica e fenolica delle uve.
Ci troviamo quindi all’interno di un territorio prezioso, in cui ogni elemento dà un contributo importante allo straordinario microclima dei nostri vigneti.
La Bellezza della nostra terra e la sua Vocazione alla viticoltura fanno di noi viticoltori, uomini fortunati. E dei nostri vini pura poesia.